Il fiume ha origine in provincia di Avellino e sfocia nell’Adriatico
Lo schema idrico Tara, molto limitato rispetto agli altri tre, fornisce acqua per l’irrigazione dei terreni agricoli ricadenti nell’area dell’arco ionico ad Ovest-Nord Ovest di Taranto e, ad uso industriale, all’ILVA di Taranto.
Realizzato a partire dagli anni cinquanta, era esclusivamente destinato al funzionamento dell’ “Impianto irriguo Tara” a servizio, cioè, dell’irrigazione dei terreni agricoli ricadenti nell’area dell’arco ionico a ovest – nord ovest di Taranto.In seguito, con l’insediamento nel territorio dello stabilimento siderurgico dell’ILVA, a partire dal 1970-71, il “Complesso del TARA” è stato chiamato a svolgere anche una funzione di approvvigionamento idrico a scopo industriale.
Da tale epoca, infatti, una cospicua portata prelevata dal fiume Tara (mediamente 1,5mc/sec, tra un minimo di 1,20 mc/sec ed un massimo di 1,8 mc/sec) veniva somministrata, durante tutto l’anno, agli stabilimenti siderurgici dell’attuale Ilva S.p.A. per le sue esigenze di lavorazioni industriali; attualmente tale fabbisogno è ridotto a 0,5 mc/sec.
Le opere che costituiscono l’impianto sono:
- Traversa di sbarramento del fiume Tara
- Canale derivatore delle acque
- Impianto di sollevamento e cabina elettrica Media Tensione
- Stazioni di spinta
- Ponte canale
- Condotte adduttrici
Impianto di sollevamento Tara
L’impianto di sollevamento d’acqua dalle sorgenti del fiume Tara, in Provincia di Taranto, e le relative opere, costituiscono la fonte primaria per l’irrigazione, da parte degli impianti preposti della Regione Puglia, di vasti comprensori del tarantino, nonché la fornitura d’acqua per le esigenze industriali dell’Ilva di Taranto.
L’impianto di sollevamento del Tara è ubicato in agro del Comune di Statte, in provincia di Taranto. E’ composto un impianto di sollevamento, costituito da elettropompe che sollevano l’acqua derivata dal fiume e la distribuiscono per l’uso irriguo e industriale, e condotta (Bradano-Paoloni), lunga circa 60 Km. che parte dalla vasca “Venella” in agro del comune di Ginosa e termina all’interno dello stabilimento Ilva, affiancando le tre condotte Tara intercettate da due impianti di spinta, “Umberto I° (in agro di Castellaneta) e Corvellara (in agro di Ginosa).